“Dimenticanza è sciagura, mentre memoria è riscatto” – Anneliese Knoop-Graf.
La vita frenetica che viviamo, ricolma di impegni che occupano ogni secondo delle nostre giornate, spesso porta a discostarci dall’unica cosa che ci rende, realmente,
delle persone migliori: la riflessione.
A volte, infatti, occorre fermarsi, allontanarsi, anche solo per un attimo, da questa corsa continua contro il tempo che conduciamo, giorno dopo giorno, e pensare.
Il 21 Marzo, il giorno della XVIII Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, noi del Presidio Vito Volterra di “Libera” ci siamo posti come obiettivo proprio questo.
Come riuscire nel nostro intento se non tappezzando i corridoi della scuola con mille post-it colorati?
Sui muri tanti bigliettini con nomi e date di omicidi e stragi, nel ricordo delle vittime di mafia, ma di tutte, a partire da quelle di cui conosciamo la storia per intero, fino ad arrivare a quelle di cui non abbiamo alcuna notizia.
Le pareti che vediamo ogni giorno camminando per la scuola, cui solitamente non facciamo mai attenzione, avevano, quindi, qualcosa di diverso. Adesso avevano una ragione d’essere, un motivo per fermare i nostri passi: anche solo il guardare tutti quei nomi, soprattutto a chi della questione non ne sapeva nulla, ha suscitato un senso di incredulità se non altro per il numero enorme di persone coinvolte. Chissà se poi non sia nato anche un interesse a informarsi, formarsi e prendere parte attivamente alla lotta contro la mafia!
Questa è solo una delle tante iniziative di “Libera” della nostra scuola, ma credo che sia quella che meglio racchiude lo scopo e il messaggio che vogliamo trasmettere.
Non vogliamo che tutto finisca nell’oblio, vogliamo far osservare, riflettere, pensare e parlare, affinché nulla venga dimenticato e affinché vi sia una speranza per la giustizia, per la verità e per il futuro.
Così, seminiamo e continuiamo a seminare, giorno dopo giorno e anno dopo anno, nella speranza che un domani qualcuno possa raccogliere i frutti. Per far sì che ciò avvenga abbiamo deciso di lanciarvi proprio questo spunto per permettere a voi di riflettere, ma soprattutto di parlarne, perché “la mafia uccide, il silenzio pure”.
Francesca VG