“Tra la paura e la speranza di essere amati”
Per il tema tra paura e speranza ho pensato di proporvi “Coraline”, un romanzo horror fantasy per ragazzi scritto da Neil Gaiman. Sembra che l’intenzione iniziale dello scrittore fosse creare un romanzo horror per sua figlia di soli cinque anni e a parer mio Gaiman con questa fiaba grottesca dalla morale astratta si è dimostrato geniale, raccontando una storia che affascina anche i più grandi.
Coraline, la protagonista, rappresenta la saggezza che c’è in fondo al nostro bambino interiore. Lo scrittore, attraverso uno stile molto semplice, rispecchia proprio la chiarezza dei pensieri e delle emozioni di cui sono dotati i piccoli.
Viene descritto inoltre, attraverso gli atteggiamenti della ragazzina, il narcisismo bambinesco. Coraline infatti ha undici anni e soffre moltissimo la poca partecipazione dei genitori nella sua vita. Gaiman le farà compiere all’interno del racconto un’avventura che la renderà consapevole che, a volte, l’amore imperfetto è proprio ciò di cui abbiamo bisogno.
La perfezione cela crudeltà, questa è una delle morali che ho trovato più d’impatto nel libro. Tale concetto è rispecchiato dal personaggio “dell’Altra madre”, la quale ripete spesso alla bambina di amarla. Come scriverà l’autore, è vero ella la ama, proprio come un avido ama il denaro. La donna, durante tutto il romanzo, cercherà di agguantare l’amore di Coraline in modo disperato e crudele.
Una persona che prova ad accaparrarsi in qualsiasi modo amore da un secondo individuo, cercando di essere perfetta nei confronti di quest’ultimo. Ovviamente tale comportamento genera un sentimento di oppressione nel prossimo, ma soprattutto di paura. Proprio ciò che prova Coraline per la maggior parte del libro. Chi si sente rifiutato e ferito invece, diventa crudele.
Il messaggio sicuramente più evidente è l’apprezzare ciò che si ha, senza cercare altrove ciò che ci manca dentro ma soprattutto l’invito a perseverare, nonostante la paura, nella ricerca della felicità sana. Nessuno potrà colmare i vuoti che, inconsciamente talvolta, generiamo noi stessi.
Ciononostante Coraline non perderà mai la speranza di tornare a casa, dai suoi veri genitori, che anche se imperfetti, le hanno dato un esempio di amore.
Federica 5E