Come viene utilizzato il fondo studentesco?
È bello che il vostro interesse per il funzionamento dell’ambiente scolastico si stia facendo sentire ed è quindi nostro dovere informarvi su come i suoi organi operano per noi. La scuola del resto vive per gli studenti e anche quest’anno i nostri rappresentanti si sono impegnati nel soddisfare quella che è da sempre una delle maggiori richieste ovvero quella di rendere l’istituto uno spazio che renda l’apprendimento piacevole.
Vogliamo essere in prima persona a esprimere la nostra creatività dando personalità all’ambiente nel quale siamo immersi ogni giorno e che vorremmo rispecchiasse le nostre capacità.
Come sappiamo l’ambiente gioca un ruolo importante nell’apprendere e nel mantenere alta la concentrazione e studiare in un luogo tranquillo, magari circondati dalla natura,
non fa che aumentare la nostra produttività, e quale miglior modo di avvicinarci ad essa, imparando a rispettarla, se non quello di offrirci la possibilità di passare più tempo all’esterno, immersi nel verde, piuttosto che tra quattro mura?
Buona parte del fondo studentesco è stato investito proprio nel decoro e nella rinnovazione dell’esterno del nostro istituto. Oltre ai corsi linguistici e alle varie manutenzioni,
tramite un piano triennale, stilato e approvato proprio quest’anno, l’attenzione è stata posta sul rendere più “verdi” le aree che adesso vediamo impegnate come parcheggio. Beneficeremo di zone relax provviste di panchine e di tavoli che potremo utilizzare a ricreazione, da trascorrere anche nel nuovo bar all’esterno costruito su un’innovativa pedana di legno, e finalmente anche di un’aula all’aperto che si affaccerà sul corridoio che ci permette di raggiungere la palestra. Infine, un bellissimo progetto consiste nel far esprimere la nostra creatività tramite dei murales sulle pareti delle nostre palazzine, da non dimenticare quello che riguarderà Volterra Sostenibile fatto con delle vernici ecosostenibili che catturano anidride carbonica. Come potete constatare si tratta di investimenti sempre rivolti al nostro benessere e ai nostri bisogni.
Maksim Ganta chiede: secondo voi vincerebbe la Valle d’Aosta o gli otaku?
Ciao, una domanda insolita a dire il vero. Forse ti deluderemo un po’ nella risposta, non abbiamo ampie conoscenze sul mondo degli otaku.
Innanzitutto “vincerebbero”… ma in cosa? Forse in una gara di cosplay potrebbero prevalere gli otaku, situazione inversa si presenterebbe in una gara di sci veloce. Mettiamo però una battaglia ad armi pari, una specialità in cui entrambi o nessuno eccelle.
Considerando che un sondaggio ha dimostrato che il 23% su un campione di 10 000 giapponesi di età tra i 15 e i 69 anni si è dichiarato otaku, calcoliamo questa percentuale su tutti i giapponesi. Viene stimata una popolazione di 125,8 mln di persone, dunque 28,934 mln di giapponesi possono essere considerati otaku. Certo questi sono calcoli a grandi linee, potrebbero essere di meno, ma consideriamo anche il resto della popolazione mondiale appassionata di manga, videogiochi, cosplay ecc… che nel calcolo non abbiamo inserito. E gli otaku valdostani? Quale fazione sosterrebbero?
È dunque chiaro che non abbiamo dati molto certi sul numero di persone che comporrebbe qualsiasi fazione, stimiamo però 125 600 valdostani e 28,9 mln di otaku.
Si potrebbe dire quasi per certo che gli otaku, in numero nettamente maggiore, potrebbero vincere.
Vogliamo ricordarti però la famosissima battaglia di Maratona che sicuramente avrai incontrato nella tua carriera scolastica e alla quale anche il nostro
caro Ugo Foscolo nel Carme dei Sepolcri fa riferimento. Nella battaglia di Maratona, l’esercito greco, nonostante la netta inferiorità numerica, riportò una schiacciante vittoria contro i persiani. Questo grazie, oltre alla loro impeccabile organizzazione militare e disciplina, alla grande necessità di difendere la libertà.
La retorica del piccolo gruppo che con la forza del coraggio sconfigge lo stuolo di uomini, rappresenta un modello spesso presente nella cultura occidentale. Dunque non sappiamo dirti chi vincerebbe, ma forse non è così necessario saperlo… tu che ne pensi?
Alessia e Ana 5SD